Agenzia delle Entrate: dopo sette anni il mercato della casa torna a crescere, ma bisogna “moderare l’ottimismo”
Dopo sette anni di lunga discesa, nel 2014 torna a crescere il mercato della casa. A dirlo è il Rapporto Immobiliare 2015 realizzato dall’Agenzia delle Entrate con Abi. Lo scorso anno le transazioni si sono assestate a 421mila unità, in aumento del 3,5%, comunque al di sotto dei valori registrati alla fine degli Anni ’80.
Effetti del nuovo regime di crescita
Secondo il Rapporto, il dato “moderatamente positivo, dipende in parte dagli effetti che ha avuto sul mercato l’entrata in vigore, il 1º gennaio 2014, del nuovo regime delle imposte di registro, ipotecaria e catastale applicabile agli atti di trasferimento a titolo oneroso di diritti reali immobiliari”. Al netto dell’effetto fiscale la variazione delle vendite di abitazioni è pari allo 0,7%, ma ciò non toglie che sia in atto una tendenza orientata alla crescita, anche se “probabilmente si deve moderare l’ottimismo sull’intensità di questa crescita”
L’inizio di una nuova fase
L’agenzia identifica quattro fattori per ipotizzare una nuova fase di crescita:
- il livello troppo basso delle compravendite, sotto il quale non si può scendere
- la maggior fiducia delle famiglie,
- l’ulteriore diminuzione dei tassi di interesse
- la riduzione dei prezzi delle abitazioni che tra il 2011 e il 2014 sono calati del 12%.
L’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate sottolinea anche che è in miglioramento l’indice di affordability, cioè la possibilità di accesso alle famiglie italiane all’acquisto di un’abitazione, che a fine 2014 risultava pari al 9%, 2,3 punti percentuali in più dell’anno precedente.